Il testo della “Linea B” del Bando Ristori 3 della Regione Emilia-Romagna vede impegnati quasi 23 milioni di euro per aiutare le imprese di alcuni settori particolarmente colpite dalla pandemia nell’anno 2020.
E' indubbiamente uno sforzo notevole quello fatto dalla Regione Emilia-Romagna, ma carente nei confronti di una categoria, come quella degli intermediari del commercio, che ha sofferto in modo rilevante sia per le restrizioni alla mobilità che per il calo drastico della produzione e dei consumi: il sindacato Agenti di commercio FIARC-Confesercenti prova a chiarire il contesto lavorativo tramite le parole del presidente provinciale e vicepresidente regionale Giacomo Melandri.
“La categoria è eterogenea e numericamente importante nel nostro territorio, gli agenti movimentano il PIL romagnolo in diversi settori, ma è necessario fare una riflessione su un dato evidente: agenti e rappresentanti di commercio, soprattutto quelli inseriti nella filiera del turismo e della moda, che per tutto il 2020 e buona parte del 2021 non hanno lavorato. Molti altri settori hanno subito importanti battute di arresto, non completamente compensate dalla ripresa dello scorso anno.
Come Associazione riteniamo che anche questi lavoratori autonomi meritino la considerazione e l’aiuto delle istituzioni: a livello nazionale qualcosa è stato fatto col bando ristori ter, ma nulla ad oggi a livello regionale.”
La FIARC-Confesercenti di Ravenna auspica che sia convocato un tavolo di lavoro a livello regionale, allo scopo verificare la possibilità di introdurre politiche di aiuto per la categoria.